Nel progetto anticrisi del regime di Disuguaglianza
Economica relativa, spicca tra l’altro il business relativo alla vendita al
privato di oltre 338mila ettari di terreni agricoli per un valore di sei
miliardi di euro.
Quale
fondamento e caratteristica essenziale dell’Economia Negativa Invertita, la
crisi economica istituzionalmente prodotta dagli amministratori e dai gestori
della Criminalità Consuetudinaria Socialmente Organizzata in ciascuna Nazione
nella peggiore forma possibile di ordine sociale (l’Organizzazione sociale di Disuguaglianza
Economica relativa) – ci soffermiamo su quella di oggi naturalmente – non piove
dunque dal cielo come gli aborti e i rifiuti umani sistematicamente vorrebbero
farci credere; e non è neppure una lontana parente o una discendente delle
antiche carestie, paragonabili in tempi
più recenti per esempio alla moria del bestiame italiano causata dalla peste
bovina del 1880, nota anche come Rinderpest, con perdite del sessanta per cento
o, in mancanza di isolamento e di controllo, del cento per cento. E difatti,
sul tema, il capo di stato del Paese Campione dichiara senza mezzi termini che
l’attuale è una crisi terribile, senza precedenti.
In testa alle
liste delle continue crisi economiche ideate e dirette dai businessman contro l’economia,
le imprese e le famiglie, sono stati notati blocchi di centinaia di migliaia di
chilometri di spazio immunitario registrati a nome delle banche da condurre non
soltanto sane e salve dal punto di partenza al rispettivo traguardo, ma quanto
più possibile ingrassate dal business.
Per
comprendere pienamente il significato delle parole “crisi economica”, bisogna
perciò tener presente che il vento della sera, il quale soffia
leggero dall’est, si intensifica e si appesantisce al sopraggiungere del
calore solare. Bisogna perciò dirigersi verso ovest per non averlo contro? E da
dove è che soffiano le crisi?
La crisi
esistenziale di Adele, quale adolescente sfigata, si può sicuramente attribuire
al suo impatto terreno, perchè potrebbe in realtà ritenersi più fortunata che
sfortunata, a parte le interrogazioni alle quali rischia di essere
immancabilmente sottoposta se si presenta a scuola impreparata, dal momento che
le riesce di essere appena sfiorata in superficie dal conformismo vigente nel Mondo
delle Copie Conformi e del Ricalco, come una splendida Dea eterea e
inavvicinabile discesa tra gli inferi.
E, in quanto
Dea bellissima e smagliante, Adele cerca di passare inosservata nascondendosi
tra i mortali indossando l’uniforme di adolescente sfigata: rimmel,
mascara, rossetto di colore nero
inchiostrato, piercing, lunghi capelli biondo naturale a volte rossi a volte
bruni, splendidi occhi verde smeraldo, bocca di ciliegia maliziosamente aperta
al sorriso pronta a ridere allegramente per un nonnulla, jeans consumati e
stracciati ai ginocchi, lupetto rigorosamente in lucida pelle nera mai
scamosciata.
Ad ogni
modo, i suoi compagni di scuola pendevano dalle sue labbra, e anche
adesso lo fanno, incuriositi dalle
sue battute oratorie
per loro sempre
più insolite, bizzarre e
divertenti.
“Avete
sentito quel che ha detto la Vecchia? Ci ha obbligati a presentare domanda alle
autorità per avere il permesso di restare ancora in vita e procrastinare la
visita che peraltro è già avvenuta. La Vecchia infatti è già qui tra noi da
sempre”.
E sullo
schermo, sul video e sui monitor, ecco puntualmente gli ospiti: gli autorevoli
esperti comparivano anch’essi li, assieme alla Vecchia, dai tempi dei
tempi, praticamente da sempre, anche se
utilizzando altri approcci e altri mezzi di comunicazione e di intrattenimento, quando anziché di
Parolisi, Melania, Sara, Sabrina, Yara, Meredith, Raffaele e Amanda, si parlava
di altro senza cambiare di una virgola ogni concetto, immutabilmente. Eccoli
quindi sempre gli stessi autorevoli, gli
stessi sintomi, gli stessi sintomi campione.
Gli stessi
stronzi, conferma Adele. I più, i più
grandi stronzi presi per campione da un campionario di merda che sulla Terra,
di stronzi, ne comprende già un’enormità: esattamente ben sette miliardi.
In
televisione, alla radio, sui giornali, nei libri, i più, visibili nella
graduatoria di sinistra di chi legge, sono invariabilmente quelli dei tempi dei
tempi, quelli di sempre, i più coglioni
e i più rincoglioniti, certo, che si propongono agli spettatori
sfaccendati per istituzione, fingendo di voler fare qualcosa per aiutarli
(ponendosi velenosi quanto il prodotto essenziale dei tabagisti, senza però
l’etichetta dell’avvertimento del pericolo di morte certa e imminente, ma con
l’inversa promozione di mercato); e non limitandosi a lasciare il Paese
completamente spoglio dopo il loro passaggio micidiale quanto quello di uno
sciame famelico di cavallette o di bianchi che vogliano andarsene prima che i
neri o i gialli o i verdi prendano il sopravvento.
Al che,
occorrerebbe mettere un freno per impedire che sopravvenga l’accelerazione
costante terminale verso il baratro?
Pensate un
po’ - osserva l’Adele – forse parte della crisi dipende dalla stravaganza
spacciata per originalità, ma che è soltanto inusualità; per cui, una volta
reperiti, i bambini cantanti vengono indirizzati al falso e alla loro
formazione quali falsari, e la sera, in televisione, è come assistere alle
attività di una scuola serale per pittori,
scultori e artisti vari elaboratori di falsi, imitatori degli originali. L’arte
è creazione e originalità, oppure ricalco e gestualità imitativa fino alla
pedofilia nella violenza praticata contro bambini costretti all’imitazione dei
grandi ? Che fine ha dunque fatto l’arte?
Trattandosi
di canto, nell’imitazione degli adulti si sfornano voci di serie sgradevolmente
impersonali e anonime nell’eccesso della precocità e nella loro formazione
massiva costruita al computer, le quali in qualche modo ricordano le facce
liftingate, le labbra rigonfie come barconi di gomma, e quale maschera di carnevale il modello adulto fatto
in serie per bimbi. Che fine ha fatto lo Zecchino d’oro?
I bambini
sono già vecchi da piccoli, copie conformi, ricalchi, i quali non riescono
neppure a intravedere ne a immaginare quel minimo barlume di originalità che
albergando nella loro anima li indirizzi alla PIENA GIOVINEZZA.
Ma ecco,
oggi Adele ha
gli occhi blu. Oggi,
nel preciso momento in cui ci leggete, in questo preciso istante quando ci conferma di aver portato le pizze e la
birra per lo spuntino serale che sostituisce la cena.
Una sera si
era presentata con un pollo ruspante fatto arrosto allo spiedo e, mentre
mangiavamo, era rimasta in silenzio a osservarci con le mani intrecciate sulle
ginocchia, un sorriso splendente e nelle orecchie attraverso le cuffie le note
dei Capricci di Paganini.
Che ora
è? Di primo mattino ce lo chiediamo intontiti. Di sera perfettamente
svegli e, nel cuore della notte, nervosamente se si soffre di insonnia.
Ci rendiamo
conto di non sapere molto di Adele, mentre lei sa tutto di noi, ci conosce
perfettamente ed è difficile credere che abbia tratto dei risultati così
eccellenti soltanto dagli studi di Cultura dell’Universo seppure condotti in
profondità.
Poi, dato che
è la nostra unica assistente, ci comunica l’ora esatta; e allora scopriamo di essere un tutt’uno con lei nello
stesso modo in cui lo siamo con la Madre la cui raggiante presenza ci
accomuna.
Ma all’Adele
non succede mai di dare un’occhiata all’orologio ed esclamare: “Mio Dio, devo
scappare!”, anche se è in ritardo nell’assolvere l’obbligo della frequenza
delle lezioni di formazione di Cultura Bassa nella scuola superiore del
quartiere.
Nel
proseguo della sera, i suoi splendidi occhi blu hanno assunto il colore
perlaceo del riflesso di luce lunare, e
il biondo dei capelli che le si sono a poco a poco scuriti è stato sostituito
da un rosso amaranto simile a un contrasto che la renda comunque “normale”
anche circondata dalle tenebre.
Tre spari è
il segnale convenzionale di richiamo dei cacciatori di morte, la cui guerra non
finirà mai, ma sarà tramandata ai figli e ai figli dei figli e i nomi saranno
gli stessi e la stessa sarà la posta in palio.
Il petrolio ad esempio e ad esempio la fine recentissima di un Gheddafi,
assassinato su mandato del potere economico
mondiale in una esecuzione di mafia internazionale con un esemplare
colpo alla testa e l’esemplare
esposizione del corpo sanguinante alla ferocia della storia e della Criminalità
Consuetudinaria Socialmente Organizzata sulla Terra.
E’ però
difficile credere che Adele si intenda anche di queste cose. Ma è così, anche
se il suo segnale non saranno i tre spari convenzionali per i nati soltanto per
invecchiare, ammalarsi e morire, ma i tre imperativi della Rivoluzione Assoluta della Vita, ovvero: Sanità,
Immortalità, perenne Giovinezza.
Spesso la
nostra eroina ha delle uscite, che a giudizio dei suoi coetanei sembrano
entrate quando, ad esempio, si diverte a inventarsi sul momento le battute più
esilaranti e spiritose tipo
andatetuttiafanciullo, ciònonnodante, perdindirindina, cazzomai e
viadicembro; e non molto tempo fa si dilettava ancora con gli scherzetti
fanciulleschi aventi per vittime gli intestatari dei telefoni fissi.
“Pronto,
parla la lavanderia Fulmine?”
“No, avete
sbagliato numero, qui parla la famiglia Pincopallino”.
“Ma come? Voi
non lavate?”
“Certo che
no”
“Ammazza che
zozzi!”.
Insomma, a
forza di indossare gli abiti dell’adolescente sfigata, in quella divisa forse
c’è cascata dentro.
Eppure, ci
rivela di essere bisestile, ossia di essere nata il 29 febbraio e di festeggiare ogni quattro anni il proprio
compleanno con evidenti margini idonei a tenere lontano il normale flusso di invecchiamento anagrafico incombente sulle
persone fisiche simulate umane della
Terra.
La sfiga
quindi è solo un’invenzione degli invidiosi, appioppatale senza ragione,
ingiustamente.
E riconosce
di essere stata invece baciata dalla fortuna assieme a tutti i nati il 29
febbraio in circolazione protempore sulla Terra.
Tornando al
tema specifico del presente articolo, il business istituzionale, cioè la crisi,
Adele ci fa notare che il Male Perfetto, attraverso i suoi collaboratori più
fidati, istintivamente, per brutale spirito di conservazione, cerca in tutti i
modi di ritardare la percezione sul pianeta Terra dei processi connessi alla
terza fase della realizzazione dell’Universo uno, unico e indivisibile, del
recupero di ciò che possa rivelarsi utile alla Causa dell’Universo e
simultaneamente degli effetti della Grande Disinfestazione.
Perciò, a
proposito dell’argomento crisi, il Vaticano chiede l’avvento di una nuova
autorità finanziaria mondiale che “regoli il flusso e il sistema degli scambi
monetari” e sia soprattutto in grado di coinvolgere le Nazioni emergenti e
quelle in via di sviluppo, “nella prospettiva della nascita di una più generale
autorità pubblica a competenza universale”, sottintendendone le capacità di difesa – contro l’Universo e la suprema Madre - della
Criminalità Consuetudinaria Planetaria Socialmente Organizzata, prolungandone
quanto più possibile lo status quo, lo status di usurpazione della Terra da
parte del Male Perfetto.
“Il Mondo
Negativo Invertito, questo nostro mondo”, osserva Adele: “, è perciò come un
malato di cancro di natura maligna filtrante, il quale dallo stazionario passa
a poco a poco allo stadio terminale, e la gente dice contenta: che bello! Il
mondo cambia”. 
(S.V. “IL MONDO ALLA ROVESCIA - Libro Terzo – “A full rights reserved
Copyright © by Collezione Opere di Cultura dell’Universo, di Letteratura,
Scienze e Scrittura creativa. Vetrina: Blog di Sergio Valli http://vallisergio.blogspot.it/ Official Page Facebook: “Sergio Valli Roma”.
Twitter: “Sergio Valli @Universalesimo. Pinterest/Pin It. “Bacheca: Blog di
Sergio Valli”. Archivio: www.Radioland.it N.B. E’ ammessa la riproduzione anche
parziale dei testi purchè ne venga citata la fonte)